MPI, NPA, MGO e UMF™
Nel 2015, il Ministero per le industrie primarie (MPI) della Nuova Zelanda ha iniziato a sviluppare un test per definire il miele di Manuka. Entro il 2018, hanno introdotto un test a 5 marcatori (quattro marcatori chimici e un test del DNA) per verificare il miele di Manuka, assicurando che tutto il miele di Manuka confezionato in Nuova Zelanda rispettasse questo standard. Ciò ha dato ai consumatori fiducia nella sua autenticità.
Prima del 2018, l'associazione UMF™ ha condotto una ricerca e identificato un marcatore chiamato Leptosperina, presente in alti livelli nel miele di Manuka. Tuttavia, il governo neozelandese ha optato per il test a 5 marcatori. Le modifiche ai test hanno inoltre proibito l'uso di sistemi di classificazione come Non-Peroxide Activity (NPA) nel marketing, poiché la parola "Attività" non è consentita. Di conseguenza, il sistema di classificazione UMF™ ha dovuto adattarsi.
Nel frattempo, l'MGO è rimasto un metodo di classificazione accettabile poiché misura i livelli di metilgliossale (mg/kg), fornendo un chiaro indicatore della forza antibatterica. Oggi, la maggior parte dei paesi riconosce l'MGO come la migliore misura della potenza del miele di Manuka.